martedì 11 maggio 2010

Progetto per un nuovo caffè a Palazzo Reale

Quando si pensa ai musei di Parigi, Londra, New York e non ultimo San Pietroburgo con il suo Ermitage abbiamo in mente dei modelli di eccellenza, che non solo ricoprono il ruolo di diffusori di cultura, ma anche quello di veri e propri salotti d’arte che fungono luogo di incontro e aggregazione. Il Palazzo Reale di Milano negli anni sta dando grandi segnali di crescita, grazie ad un’organizzazione di eventi sempre più fitti ma soprattutto di alto interesse artistico.
Cosa manca? Ovviamente lo scopo di questa domanda non è quello di paragonare Palazzo Reale con i mostri sacri sopra elencati, poiché il risultato della risposta, inutile dirlo, sarebbe un drastico knock-out.
Se però siete stati alla Tate Modern di Londra avrete notato la ressa per trovare posto nelle sale da the del pian terreno, per non parlare della coda al penultimo piano per avere un posto con vista sulla città.
La risposta più terra terra è quindi: una sala da The. Eh si, perché tra uno Schiele e un Goya, un Dalì e un Klimt molti potrebbero approfittare di fermarsi anche solo per un bicchiere di vino e scambiare le prime impressioni sulla mostra appena vista.


La formula funziona… e a Milano la prima ad osare è stata la Triennale che il giovedì e venerdì propone addirittura un pacchetto Happy Hour con accesso a tutte le mostre più buffet e cocktail ad un irrisorio costo di € 13 (vedi post precedente). Il risultato della Triennale è strabiliante e colleziona settimana su settimana il tutto esaurito e lunghe code di giovanissimi che si avvicinano con piacere all’arte. Adesso il testimone tocca a Palazzo Reale e il successo, c’è da scommetterci, sarà garantito!
Entro un anno Il nuovo Bar aprirà le sue porte al pian terreno sul lato destro rispetto al porticato d’ingresso. Sarà disposto su due livelli e lavorerà oltre gli orari di vista alle mostre. Il Comune ha già chiesto alla Soprintendenza un parere sull’utilizzo del cortile «quale suggestiva appendice del locale»: salvo bocciature, il bar potrebbe quindi estendersi anche nella corte interna con tavolini e déhor all’aperto.

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